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La Banca centrale europea starebbe cambiando la sua parte di debito greco contro nuovi titoli greci. Una tattica che dovrebbe incoraggiare gli investitori a partecipare allo scambio proposto dal governo di Atene.

Stando a quanto scrive il giornale Die Welt, entro lunedì la BCE avrà scambiato le obbligazioni acquistate nel 2010 contro nuovi titoli. Si parla di un importo tra i 40 e i 55 miliardi di euro. Un’informazione che non ha ancora ricevuto conferma ufficiale.

Sbarazzandosi delle vecchie obbligazioni greche, la BCE non è più un creditore come gli altri. In effetti, i nuovi titoli non sarebbero trattati come quelli degli investitori.
Se lo scambio dei titoli proposto da Atene ai creditori privati fallisce o è giudicato insufficiente, la Grecia potrà decidere di cambiare le regole e imporre una ristrutturazione potenzialmente più rigida di quella attualmente in discussione (cancellazione del 50% del valore del debito).
Il nuovi titoli della BCE sono un messaggio agli investitori: non possono più contare sulla clemenza del governo di Atene, hanno interesse ad accettare lo scambio volontario del debito, altrimenti rischiano di perdere molto di più.

Ai creditori privati è concesso un termine di decisione sino a inizio marzo.
I dettagli dell’operazione a cui ha partecipato la BCE non sono ancora stati resi noti. Stando alle dichiarazioni di alcuni addetti ai lavori, l’istituto centrale europeo sarebbe pronto a rinunciare a eventuali benefici sul debito della Grecia che aveva acquistato nel 2010.
Questi profitti potranno essere restituiti ad Atene, in un modo o nell’altro. L’operazione di scambio attualmente in corso lo permetterebbe, anche se solleva diverse perplessità quanto alla sua valenza giuridica.