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Con una decisione senza precedenti, la Commissione europea ha deciso di bloccare 493 milioni di euro di aiuti destinati all’Ungheria.
Un blocco conseguente ai ripetuti richiami all’ordine all’indirizzo del governo del premier ungherese Viktor Orban, che rifiuta di portare correttivi all’eccessivo deficit economico del paese e che recentemente ha deciso di nazionalizzare la Banca centrale del suo paese, violando così lo statuto di indipendenza di cui beneficiano le banche centrali.

La proposta deve comunque ancora essere approvata dagli Stati membri dell’Unione europea, un voto che avverrà il mese di marzo.
In seguito Budapest avrà tempo sino a dicembre per conformarsi alle direttive comunitarie. Se non lo farà, il blocco dei fondi sarà applicato da inizio 2013.

Il Commissario europeo per gli affari economici Olli Rehn ha dichiarato che “questa proposta va intesa come un incitamento affinchè l’Ungheria operi una solida politica di bilancio e metta in opera una struttura macroeconomica che garantisca l’uso appropriato delle risorse messe a disposizione dal Fondo di coesione europeo.”
Il Fondo di coesione è destinato ai paesi meno sviluppati dell’Unione europea, per aiutarli a recuperare in tempi accettabili il loro ritardo economico. Finanzia soprattutto progetti di infrastrutture, di educazione e di formazione.