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Un pagamento illecito era stato eseguito per ottenere un contratto in Zambia. Il gigante francese Alstom Hydro minimizza l’accaduto, ma per i prossimi due anni né questa società né la sua filiale svizzera Alstom Network potranno partecipare ai concorsi d’appalto della Banca Mondiale.

Inoltre, lo specialista mondiale della produzione e della distribuzione di energia elettrica dovrà pagare una multa di 9.5 milioni di dollari. Il tutto per aver versato, nel 2002, una bustarella da 110mila euro per ottenere un contratto d’appalto per la messa a nuovo della rete elettrica nel paese africano.
La sentenza è stata pronunciata martedì dal dipartimento della Banca Mondiale che sorveglia i casi di corruzione nell’assegnazione di contratti d’appalto finanziati dai suoi fondi.
Nel 2011 l’istituto aveva cancellato dai suoi registri 35 aziende, per la maggior parte asiatiche, colpevoli di corruzione.

Stando a un comunicato della Banca Mondiale, Alstom ha ammesso i fatti, malgrado il suo vice presidente responsabile della comunicazione, Patrick Bessy, abbia minimizzato: “Si tratta di un evento che risale a dieci anni fa. Oggi l’azienda ha una politica diversa e dispone dei mezzi per evitare il ripetersi di casi simili. Inoltre, 110mila euro sono una somma ridicola. In queste circostanze sarebbe stato meglio negoziare un accordo.”
Bessy non nasconde il fastido verso le autorità svizzere, che a suo dire hanno messo in allerta la Banca Mondiale : “Questa condanna è la diretta conseguenza dell’inchiesta condotta dal Ministero pubblico svizzero nel 2008. Gli svizzeri hanno voluto mettere il naso in vecchie questioni. Evidentemente volevano dare l’esempio.”