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Distensione nella penisola coreana. Dopo un incontro con gli Stati Uniti il 23 febbraio, Pyongyang ha annunciato una moratoria sul suo arsenale nucleare e sull’arricchimento di uranio.

Un progresso di cui il governo di Pechino si congratula, attribuendosi gran parte del merito, scrive il quotidiano cinese Huangiu Shibao : “Corea del Nord e Stati Uniti hanno annunciato che il terzo ciclo del loro dialogo bilaterale è andato a buon fine. Pyongyang interromperà temporaneamente le sue attività nel settore dei test nucleari, i lanci di missili a lunga gittata e l’arricchimento di uranio. Inoltre accetterà le ispezioni dell’Aiea, l’Agenzia internazionale dell’energia atomica.
In cambio, gli Stati Uniti aumenteranno le quantità di aiuti alimentari al paese.

Pechino si congratula per questi risultati. La Cina è il paese che esercita la maggior influenza sulla Corea del Nord e dunque ha avuto un ruolo essenziale in questi negoziati. I risultati positivi incoraggiano la ripresa del dialogo a sei, tra le due Coree, la Cina, il Giappone, gli Stati Uniti e la Russia. Dialogo interrotto tre anni fa, con il conseguente acuirsi della crisi nella penisola coreana.
Le due Coree si considerano vicendevolmente nemiche, senza alcuna fiducia strategica reciproca. Stati Uniti e Giappone considerano la Corea del Nord un mostro malefico. E’ pur vero che oggi non esiste un paese realmente nefasto. La comunità internazionale deve considerare la Corea del Nord in un’ottica di comprensione e instaurare contatti normali.

La Corea del Nord non è abbastanza potente da minacciare gli Stati Uniti, il Giappone e la Corea del Sud. Ha più paura del mondo esterno di quanto si pensi. I tre paesi suindicati dovrebbero seriamente sforzarsi di calmare gli spiriti nord coreani invece di intimidirli.
Il governo di Pyongyang andrebbe aiutato ad avere fiducia nella pace e a non sentirsi più minacciato. E’ un elemento essenziale se si vogliono calmare le tensioni nella penisola coreana.”