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Per incentivare il commercio al dettaglio in Italia, il Ministero italiano delle Finanze ha emesso le nuove direttive per gli italiani che vengono in Svizzera a fare la spesa.

I residenti entro 15 chilometri dal confine, possono acquistare liberamente in Svizzera un massimo di 50 euro di merce. Per essere in regola, chi importa per un valore superiore deve dichiarare la merce alla frontiera e pagare l’IVA italiana.
Chi abita più lontano può invece importare liberamente merce per un valore di 300 euro.

In caso contrario sono guai, si legge oggi sul portale d’informazione www.insubria.com: “E sono guai anche se ci si azzarda a passare ad un valico non presidiato, come quello di Clivio o di Saltrio.
A differenza del passaggio nell’altro senso, che prevede in assenza di funzionari doganali la possibilità di un’autotassazione, l’Agenzia delle dogane italiane chiede che la merce venga sdoganata presso un valico presidiato.
Attenzione quindi ai frontalieri che si lasciano tentare dalle offerte del centro commerciale Foxtown: se si incappa in un controllo dopo il passaggio della frontiera, si rischia il sequestro della merce e una multa salata.

Per i prodotti del tabacco, dalla Svizzera gli italiani possono importare un massimo di 20 sigarette, oppure 10 sigaretti, oppure 5 sigari oppure 25 grammi di tabacco.
Per le bevande alcoliche le quantità massime sono 12,5 centilitri di alcol o bevande alcoliche con titolo alcolometrico volumico superiore a 22% o alcol etilico non denaturato, con titolo alcolometrico volumico pari o superiore a 80%.
Oppure 25 centilitri di alcol e bevande alcoliche con titolo alcolometrico volumico non superiore a 22% e al massimo 1 litro di vino e 2 litri di birra.”