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LEGGE
tributaria del 21 giugno 1994; modifica


Commento
per una vera parità di trattamento fiscale e per un’effettiva libertà di scelta tra genitori con figli a carico che scelgono di lavorare o chi sceglie di occuparsi direttamente della famiglia, e per una vera concreta promozione della politica famigliare con al centro la cura diretta dei propri figli, si propone un’equivalente deduzione fiscale a favore di chi accudisce personalmente ai figli rinunciando ad esercitare un’attività lavorativa.

Con l’iniziativa parlamentare si vuole:
– Rafforzare l’unità della famiglia quale nucleo essenziale per la coesione della società e quale punto saldo del modo di vivere moderno
– Valorizzare il lavoro domestico di curare, educare e crescere i figli anteponendolo alla delega a enti esterni alla famiglia
– Favorire una vera parità di scelta tra lavoro e famiglia per la donna che è madre e moglie
– Mirare ad una fiscalità equa che favorisca e promuova non solo il reddito lavorativo aggiuntivo ma anche il valore intrinseco del lavoro gratuito di cura dei figli in famiglia
– Sottolineare che le deduzioni fiscali non sono solo uno strumento per lasciare più soldi nelle tasche dei genitori che lavorano, ma sono anche un segno culturale di fiducia nei confronti di chi rinuncia al lavoro rimunerato assumendosi compiti irrinunciabili quali la gestione di una famiglia

visto il messaggio 23 marzo 2011 n. 6481 del Consiglio di Stato, considerato che il Parlamento cantonale è favorevole alla deduzione fiscale dei costi come previsti dal diritto federale, ritenuta la necessità di trovare una soluzione nell’ambito della Legge tributaria cantonale conforme al principio di parità di trattamento per chi sceglie di accudire direttamente i propri figli, tenuto conto della discussione a livello federale promosso grazie all’iniziativa popolare UDC con il principio seguente:

Ai genitori che accudiscono personalmente ai figli e rinunciano ad un attività lavorativa è concessa una deduzione fiscale equivalente a quella massima accordata ai genitori che affidano a terzi la custodia dei figli.

Si chiede:
di studiare all’interno della Legge tributaria ticinese tutti quei provvedimenti che possono essere presi e che vanno nella direzione espressa con i contenuti di questa iniziativa parlamentare sfruttando il massimo la libertà e l’autonomia cantonale previsto nel campo dell’armonizzazione materiale.

Sergio Morisoli, AreaLiberale