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Fabio Badasci, Granconsigliere della Lega dei Ticinesi, esprime sull’edizione odierna del Corriere del Ticino la sua opinione sulla votazione federale secondo la quale nei comuni le residenze secondarie non devono superare il 20% delle residenze totali, né il 20% della superficie abitativa del comune.

Votazione che in Ticino è stata respinta con il 53.99% dei voti, mentre a livello svizzero è stata accettata con una percentuale del 50.6%.
Ennesima dimostrazione di come la democrazia mal applicata diventi imposizione dall’alto, dittatura, scrive Badasci: “Il modello democratico svizzero … ha quasi sempre funzionato bene perché si sono rispettati i vari livelli istituzionali e di riflesso si sono rispettate le minoranze.
… L’iniziativa in questione invece va ad imporre ad un livello istituzionale inferiore (il Comune) una limitazione lineare.
Il risultato nei singoli Cantoni è poi la conferma che qualcosa non ha funzionato nella democrazia diretta, infatti i Cantoni con il presunto problema sollevato dall’iniziativa hanno respinto la stessa mentre i Cantoni non toccati dalle case secondarie l’hanno accettata e hanno fatto pendere la bilancia dalla parte del sì.
… La democrazia svizzera non ha rispettato le minoranze toccate dal problema. Questa spaccatura causata da un uso eccessivo della democrazia … si era vista anche per la famosa variante 95. Il Locarnese toccato dal problema aveva accettato il progetto mentre il resto del Cantone lo aveva respinto.
Stessa storia per la «bretella della Montagna» del Mendrisiotto, votata da tutto il Cantone nel 2003 e bocciata da chi non toccato dal problema.
Altro grande errore, a mio avviso poco democratico ma molto dittatoriale, è l’iniziativa popolare costituzionale lanciata dal signor Ghiringhelli e sostenuta da illustri personaggi politici ticinesi, atta a far votare tutto il Cantone per costringere il Locarnese ed il Bellinzonese ad aggregarsi.
I processi di adattamento dei livelli istituzionali o territoriali presenti su una specifica regione vanno decisi dai cittadini di questo consesso e da nessun altro.”