La procura III del canton Zurigo ha aperto un procedimento penale contro l’ex consigliere federale Christoph Blocher, e ciò in relazione con gli avvenimenti del “caso Hildebrand”. La casa e gli uffici di Blocher sono stati perquisiti dalla polizia. L’ipotesi di reato è di infrazione al segreto bancario, così come asserisce un comunicato della procura generale.

L’inchiesta è in corso da gennaio, contro l’informatico della Banca Sarasin che innescò la vicenda, l’avvocato turgoviese Hermann Lei e il granconsigliere zurighese Claudio Schmid. Blocher era già stato interrogato quale persona informata sui fatti. Ora bisogna stabilire se il consigliere nazionale UDC ha commesso fatti di rilevanza penale, fermo restando che vale anche per lui la presunzione d’innocenza.

La violazione del segreto bancario, come è noto, è perseguibile d’ufficio. La pena prevista va da uno a tre anni di carcere oppure viene inflitta una sanzione pecuniaria. Il procedimento è stato aperto ieri 19 marzo 2012 e ciò per una ragione specifica. Mentre le camere sono in sessione un deputato gode infatti di una forma limitata di immunità.

I capi dell’UDC parlano poco. Il presidente Toni Brunner si è rifiutato di prendere posizione sul caso. Il presidente cantonale zurighese Alfred Heer non era raggiungibile, mentre il responsabile della frazione parlamentare Adrian Amstutz ha dichiarato solennemente: “La verità dev’essere messa sul tavolo. Tutta la verità, però!”

(Fonte: tagi)