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Mohammed Merah, il killer di Toulouse, 24enne franco-algerino affiliato alla rete terroristica di al Qaeda, ha diviso i media arabi.

Molti giornalisti e blogger hanno espresso le proprie opinioni sull’uccisione di tre paracadutisti e l’attacco alla scuola ebraica di Toulouse : alcuni condannano la follia di Merah, mentre altri preferiscono evidenziare “le lobbies sioniste”.

Un giornalista algerino ha scritto un articolo sul quotidiano Al Hayat ponendo la questione : “Perché il sangue israeliano vale sempre di più? Perché ci si sente colpiti dall’assassinio dei tre bambini israeliani e del loro insegnante, mentre non ha suscitato altrettanto clamore l’uccisione dei tre paracadutisti?”
Se questo giornalista non sa vedere la differenza tra un soldato e un bambino di tre anni ucciso solo perchè ebreo, allora dobbiamo seriamente soffermarci sul suo livello di riflessione, scrive il quotidiano online JSSNews.com : “Il giornalista sostiene che l’indifferenza dell’opinione pubblica europea verso i tre paracadutisti morti è data da fattori razziali, visto che due erano marocchini musulmani e il terzo era originario delle Antille.
I suoi attacchi sono proseguiti citando l’influenza delle lobbies sioniste, che secondo lui avrebbero comperato la protezione di alti responsabili politici e personalità dei media in tutto il mondo.
Lobbies che considerano la situazione unicamente dal punto di vista di Tel Aviv e del suo alleato americano, conformemente alla logica “sicurezza di Israele”, “antisemitismo” e “terrorismo islamico”.

Va però detto che molti giornalisti arabi hanno espresso un sincero rammarico per la tragedia di Toulouse. C’è chi ha scritto: “Il massacro nella scuola ebraica è chiaramente un atto folle, un gesto antisemita. Se il killer è un estremista islamico, allora ha commesso un crimine contro l’intera umanità, non solo contro gli ebrei, ma anche contro i musulmani, i cristiani e contro tutte le religioni.”