500 miliardi di euro. A tanto ammonterebbe la passività che la Banca centrale tedesca, la Bundesbank, avrebbe accumulato per prestiti alle economie dei paesi periferici della Zona euro, nell’ambito del sistema di pagamenti intra-europei Target 2. Soldi che perderebbe nel caso di una rottura dell’unione monetaria.
L’allarme è stato lanciato da alcuni economisti, tra cui il presidente dell’Ifo tedesco Hans-Werner Sinn, scrive il portale di economia Wall Street Italia.com : “Alla luce di un’eventuale uscita della Grecia o di altri paesi dalla Zona euro, Sinn considera questo rischio assai reale.
Secondo quanto riporta il settimanale Der Spiegel, il governo della Cancelliera Angela Merkel avrebbe invece ribadito che al momento non esiste nessun simile rischio.”
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