Warning: Attempt to read property "post_excerpt" on null in /home/clients/d43697fba9b448981cd8cd1cb3390402/web/content/themes/newsup/single.php on line 88

Progetto Maghreb. Ogni giorno di detenzione di un delinquente nord africano (che si trova in Svizzera senza permesso di soggiorno) costa alla Confederazione dai 400 ai 500 franchi. L’aiuto al reinserimento professionale nel loro paese d’origine costa al massimo 4’000 franchi.

E’ quanto ha dichiarato la Consigliera di Stato ginevrina Isabel Rochat alla radio romanda, presentando il Projet Maghreb, che la città di Ginevra sta già attuando.
Chi viene rimandato nel suo paese d’origine riceve 1000 franchi al momento della partenza. Soldi che – in teoria – verrebbero usati per iniziare una formazione professionale.
Quando un’organizzazione non governativa sul posto valida la viabilità del progetto e l’effettiva partecipazione, queste persone ricevono ancora l’equivalente di 3’000 franchi svizzeri.
Isabel Rochat attesta la validità del progetto confermando che “molti di questi maghrebini non sono più tornati in Svizzera.”
La Consigliera di Stato ha confermato che a beneficiarne sono coloro che si trovano in Svizzera senza permesso di soggiorno da anni e che i soldi provengono da un fondo finanziato dalle contravvenzioni raccolte dalla polizia.

Giovedì il direttore dell’Ufficio federale delle migrazioni, Mario Gattiker, ha presentato il progetto ai direttori cantonali di giustizia e polizia, allo scopo di costruire un modello che verrà applicato anche negli altri cantoni svizzeri.