Venerdì 30 marzo, diversi media avevano focalizzato il Projet Maghreb, ossia il contributo di 4’000 franchi che il canton Ginevra dà ai delinquenti del Nord Africa che vengono rimpatriati (vedi correlati).


Soldi volti a finanziare la formazione professionale in patria di queste persone, allo scopo che poi restino a lavorare nei loro paesi e non pensino più a tornare a delinquere in Svizzera.
La Consigliera di Stato Isabel Rochat, promotrice dell’iniziativa e responsabile a Ginevra del dipartimento di sicurezza e polizia, mira all’allargamento di questa manovra anche nel resto della Svizzera ma la sua iniziativa sta suscitando vive polemiche.

Sul sito del quotidiano romando Le Matin, il deputato ginevrino UDC Eric Bertinat critica senza mezzi termini il progetto : “Si vuole finanziare con 4’000 franchi il reinserimento professionale di coloro che, secondo i dati della polizia, sono responsabili della metà dei furti a Ginevra. E’ allucinante! Qualunque cosa si dica, si tratta di una ricompensa a questi delinquenti.”

“Questi delinquenti devono essere posti in detenzione, null’altro – ha commentato il liberale radicale ginevrino del PLR Frédéric Hoh – Da quattro anni chiediamo un centro di detenzione amministrativa di 250 posti letto per l’intera Svizzera romanda. Ne abbiamo ottenuti solo 50.”
Per Isabel Rochat il finanziamento è soprattutto il modo di liberarsi da un problema : “Non vogliamo più queste persone a Ginevra, vogliamo che siano rimpatriate.”
Il suo portavoce rincara : “Non paghiamo la delinquenza. Projet Maghreb è una soluzione transitoria nell’attesa di poter fare meglio. La somma consegnata a questi delinquenti non viene prelevata dalle imposte pagate dai contribuenti, ma da un fondo della polizia proveniente dai sequestri di stupefacenti.”

“E’ Realpolitik – commenta il Consigliere nazionale ginevrino del PLR Christian Lüscher – Non è forse la soluzione ideale e se qualcuno ne ha una migliore che la proponga. Capisco che il progetto susciti malumore, ma dobbiamo sbarazzarci di persone che danneggiano la vita degli abitanti di Ginevra.”
Charles Juillard, responsabile giurassiano del dipartimento di Giustizia, ritiene si debba far prova di pragmatismo : “4’000 franchi possono sembrare tanti, ma vale la pena tentare.”
Il Consigliere nazionale del PS Carlo Sommaruga ritiene che il progetto vada nella giusta direzione. Si deve comunque restare vigili nell’evitare i possibili effetti perversi.