Mentre Umberto Bossi smentisce l’ipotesi delle sue dimissioni, dalla cassaforte di Francesco Belsito, il tesoriere della Lega indagato per truffa, appropriazione indebita e riciclaggio, spuntano una serie di documenti, alcune fatture e soprattutto una cartella denominata “Family”.

“È materiale utile ai fini investigativi – sottolineano gli inquirenti napoletani che questa mattina hanno esaminato il materiale sequestrato.
In particolare ci sarebbe documentazione contabile che attesterebbe la distrazione di alcune somme destinate alle spese dei familiari del leader della Lega, Umberto Bossi.
L’inchiesta napoletana è coordinata dal procuratore aggiunto Francesco Greco e affidata ai pm Henry John Woodcock, Francesco Curcio e Vincenzo Piscitelli.
A Milano nel frattempo viene interrogato Paolo Scala, consulente della Lega e anche lui indagato con l’accusa di appropriazione indebita. Scala era già stato sentito ieri, ma il colloquio con i pm titolari dell’inchiesta era stato interrotto per un lieve malore del consulente.