Il giornalista Klaus Kamolz non credeva ai suoi occhi, quando ha visto esposta in un chiosco del centro di Vienna una copia dell’ultimo numero della Weltwoche. “Dev’essere uno scherzo di cattivo gusto” ha pensato. Sulla copertina campeggiava l’immagine di un ragazzino con una grossa pistola in pugno. Il titolo: “Arrivano i Rom”.

Dichiara Kamolz, disgustato: “Questo è razzismo della peggior specie, me ne sento personalmente offeso”. E allora, che fare? Comprare una copia della Weltwoche e recarsi al più vicino posto di polizia per denunciare la persona responsabile. Chi? Ovviamente l’editore e redattore capo della “Weltwoche” Roger Köppel. Pesante l’accusa: “incitamento all’odio contro un gruppo etnico”. L’articolo 283 del codice penale austriaco prevede per tale reato una pena che può andare sino a due anni di carcere.

Le reazioni suscitate da quest’ultima copertina assai provocatoria sono state violente. Il pubblicista Robert Misik nel suo Blog (www.misik.at) non ha esitato a bollare Köppel come “straniero criminale” da colpire con un divieto d’entrata in Austria. La scrittrice Sibylle Berg ha chiamato la Weltwoche “il nuovo Stürmer”, nota e famigerata pubblicazione nazista, violentemente antisemita, diretta da Julius Streicher, processato e condannato nel grande processo di Norimberga, e impiccato nella notte tra il 15 e il 16 ottobre 1946.

(Fonte: Tagi)