È morto all’età di 95 anni nella sua residenza di famiglia nella capitale Ahmed Ben Bella, primo presidente dell’Algeria dopo l’indipendenza.

Nato nel 1918, egli combattè con le truppe algerine a fianco degli alleati sul fronte di Cassino. Nel dopoguerra aderì al movimento nazionalista fondato da Messali Hadj e poi al Fronte di Liberazione Nazionale, del quale divenne uno dei capi, che nel 1954 iniziò le azioni militari contro i francesi.

E dai francesi, che con un colpo di mano intercettarono il suo aereo, fu catturato il 22 ottobre 1956 e incarcerato in Francia con altri suoi compagni rivoluzionari. Ben Bella fu liberato in seguito agli accordi di Evian del 1962 che sancirono l’indipendenza dell’Algeria.

Divenne presidente dell’Algeria indipendente nel settembre del 1963, rimanendo in carica fino al giugno del 1965. Il 19 giugno 1965 venne rovesciato da un colpo di stato ordito da Boumedienne e imprigionato sino al 1979. Dopo un periodo di esilio in Svizzera, ritornò in patria nel 1990 ritirandosi dalla vita politica attiva.