Micidiale intervista rilasciata dall’ex CEO di UBS Oswald Grübel al “Tagi” e al “Bund”. La strategia del “denaro pulito” perseguita dal Consiglio Federale è – secondo Grübel – fallimentare e causerà grave danno al settore bancario elvetico, con una perdita stimabile sino a 20.000 posti di lavoro.

Le dichiarazioni di Grübel sono esplicite e dure. “Sto male a vedere ciò che sta succedendo”. “La strategia del denaro pulito è inutilizzabile”.”La Svizzera cede a ogni pressione”. ”L’apertura di un conto potrà costare 10.000 franchi, a causa dell’enorme carico burocratico”. “Credete che al cliente si possa leggere in fronte se abbia pagato le imposte?”, ha esclamato sarcastico. Riguardo all’accordo fiscale con la Germania, Oswald Grübel afferma che “se fossi un deputato, voterei contro!”

Colpisce il fatto che l’ex CEO dell’UBS, grande banca che il governo letteralmente salvò dal tracollo nel 2008, non esiti a dichiarare: “Questo salvataggio è stato inutile. Oggi Berna ha le banche nelle sue mani e punta a una piazza finanziaria priva di rischi. Ma le perdite saranno enormi”.

Oswald Grübel, grande e duro banchiere, è considerato il salvatore del Crédit Suisse. Nel 2009, in piena tempesta, è stato chiamato alla testa dell’Unione di Banche Svizzere e ha saputo agire con efficacia e freddezza in una situazione più che difficile, prima di cadere – nel settembre 2011 – per l’enorme buco causato dall’agire criminale di un dipendente londinese fuori controllo.

(Fonte: swisscom)