Domani, quasi 44 milioni di francesi si recheranno alle urne, per il primo turno delle elezioni presidenziali. Uno scrutinio che si annuncia più che mai aperto alle sorprese.


La campagna elettorale si è chiusa venerdì a mezzanotte. Da tre mesi la linearità dei sondaggi – Sarkozy e Hollande qualificati per il secondo turno, Hollande vincitore – è andata di pari passo con l’impressione di uno smarrimento degli elettori.
I candidati sono stati criticati per aver condotto una campagna senza consistenza e senza sincerità. Il distacco emotivo della platea elettorale lascia i giochi più che mai aperti. Da novembre un elettore su due ha cambiato intenzione di voto e quando mancano poche ore all’apertura dei seggi elettorali, circa il 25% si mostra ancora indeciso.

Chi emergerà dal primo turno?
L’opinione è che se domani sera Nicolas Sarkozy non avrà il risultato migliore, poche saranno le possibilità di vincere il prossimo 6 maggio. Al contempo, non gli basterà giungere primo domani sera per essere sicuro di vincere il secondo turno.
Tre sono gli elementi da considerare : l’ordine di arrivo, lo scarto tra i due candidati e il livello del terzo e quarto classificato.
Per sperare nel secondo turno, Nicolas Sarkozy deve arrivare primo domani sera, avere un distacco di diversi punti su François Hollande e ottenere ottime garanzie di sostengo da parte di Marine Le Pen, se questa non accederà al secondo turno.
Più semplice la posizione di François Hollande : gli basterà arrivare primo domani sera per essere ben posizionato per il secondo turno.

Chi sarà il terzo incomodo?
A chi andrà la medaglia di bronzo? I sondaggi esitano tra Marine Le Pen, Jean-Luc Mélenchon e François Bayrou.
Il risultato avrà un certo influsso sui primi due classificati, in quanto sembra essere in atto un sistema di vasi comunicanti. Ad esempio, quando Jean-Luc Mélenchon vola alto, questo sembra andare ai danni di François Hollande. Senza dimenticare che Mélenchon e Marine Le Pen costituiscono un terzo dell’elettorato.

Quale sarà il livello di astensione?
Il poco interesse per il voto di domani, se ci si basa sui sondaggi, osì come una campagna elettorale lontana dalle preoccupazioni dei francesi lasciano presagire un tasso di astensione dal 20% al 30%, contro il 16% di cinque anni fa.

Quale sarà il risultato di François Bayrou?
Con il 10%-12% di intenzioni di voto, il candidato centrista sa che non arriverà all’Eliseo e che non sarà nemmeno il terzo incomodo, come lo era invece stato nel 2007, con 18,57% di voti.

Cosa farà Marine Le Pen?
Installarsi saldamente nel paesaggio politico con un risultato di peso, spingere alla ricomposizione della destra ottenendo il massimo dei voti, è a questo che punta domani Marine Le Pen.
La candidata del Front National crede che sarà lei la Grande Sorpresa, ma non sembra avere possibilità di accedere al secondo turno. I sondaggi la danno tra il 14% e il 17% delle intenzioni di voto, ossia 7 punti dietro Nicolas Sarkozy.

(Fonte: les Echos.fr)