In un’intervista sul domenicale SonntagsZeitung, il presidente della Direzione generale di UBS, Sergio Ermotti, ha dichiarato che gli attacchi contro il segreto bancario svizzero sono una vera guerra economica.


Attacchi che indeboliscono il sistema bancario elvetico e mettono a rischio migliaia di posti di lavoro.
Secondo Ermotti oltre ai politici stranieri, anche le piazze finanziarie estere hanno interesse ad attaccare il nostro sistema bancario.
I recenti accordi di doppia imposizione tra la Germania e la Svizzera potrebbero generare la fuga del 20%-25% dei capitali depositati nella banche del nostro paese.

A detta di Ermotti, la Svizzera avrebbe già fatto fin troppe concessioni, commettendo anche errori : “Il cambiamento è stato fatto troppo velocemente. L’attuale modello d’affari si è sviluppato sull’arco di 60 anni. Ora, in un solo anno sono stati richiesti cambiamenti radicali.
Penso che nei prossimi anni la piazza finanziaria svizzera perderà il 20% dei posti di lavoro, vale a dire 20′000 impieghi.
Le nostre banche gestiscono 2′200 miliardi di franchi di fondi stranieri. Alcune banche concorrenti e piazze finanziarie estere vogliono accaparrarsi nuove parti di mercato.”