Il progetto del Parco nazionale del Locarnese nel settembre scorso aveva ricevuto dalla Confederazione lo statuto di “Candidato Parco Nazionale” e un finanziamento federale di 2,9 milioni di franchi.

Il Parco nazionale del Locarnese è un progetto che coinvolge 14 comuni e 13 patriziati della regione e mira a valorizzare e tutelare un territorio che si estende dalle isole di Brissago, sul Lago Maggiore, fino al villaggio di Bosco Gurin, l’unico insediamento Valser del Ticino.
Lungo un percorso di 35 chilometri, il Parco si eleverà dai 193 m.s.m. delle rive del Lago Maggiore fino ai 2’863 m.s.m. del Wandfluhhorn (Pizzo Biela), passando da un clima subtropicale al clima alpino.

Il mese scorso il Gran Consiglio ticinese aveva autorizzato un aiuto cantonale di complessivi 1,9 milioni. I costi preventivati sono già coperti per l’84% da fondi pubblici e privati e dunque la fase operativa può iniziare. Durerà quattro anni.
Per i prossimi quattro anni resteranno operativi Samantha Bourgoin, direttrice del progetto, Pippo Gianoni, responsabile scientifico e Gabriele Bianchi, membro di direzione. Verranno assunti un segretario di direzione e un Product manager incaricato di gestire l’Agenzia Parco.

Nelle prossime settimane verranno lanciati i bandi di concorso per i primi progetti, proposte e attività volte a valorizzare le ricchezze del territorio del parco. Sono previsti bandi e assegnazione di mandati esterni per prestazioni di servizio per complessivi 3,75 milioni di franchi.
Il Parco nazionale dovrà attrezzarsi delle necessarie strutture di gestione, definire gli obiettivi a lungo termine e i meccanismi di gestione.
Alla fine di questa ultima fase la popolazione dei comuni interessati sarà chiamata a votare per approvare la carta del Parco, un documento dove sono fissate le modalità di gestione e gli interventi previsti nel primo decennio di vita del “polmone verde”, condizione sine qua non per ottenere ufficialmente dalla Confederazione il marchio “Parco Nazionale Svizzero”.

(Fonte : La Regione)