Warning: Attempt to read property "post_excerpt" on null in /home/clients/d43697fba9b448981cd8cd1cb3390402/web/content/themes/newsup/single.php on line 88

La recessione conseguente alla politica di austerity in diversi paesi della Zona euro è una realtà. Una dozzina di Stati sono praticamente in una fase di contrazione economica.

Nel lungo termine, fermo restando le politiche di austerity volute dalla Germania, i paesi in difficoltà finanziaria dovranno tagliare le proprie spese, aumentare le tasse, ridurre i propri costi del lavoro e limitare il ricorso ai prestiti, si legge sul portale di economia Wall Street Italia : “Tagli così veloci renderanno più difficile abbassare il livello del debito, inteso come percentuale del Pil e questo perchè il Pil sta scendendo.
Se prevarrà la politica della Germania, i paesi più deboli potrebbero non riuscire più a vendere titoli di Stato a tassi sopportabili e gli elettori potrebbero rifiutare di sostenere queste politiche di rigore.
In questo caso si prevede una recessione diffusa, che contagerà gli Stati Uniti e che si tradurrà in un aumento dei rischi di fallimento.
Uno scenario distruttivo, che combinerebbe il rallentamento delle economie con grandi shock al sistema bancario internazionale.”