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L’economia di Germania, Francia e Paesi Bassi mostra inquietanti segni di debolezza. Il tasso di disoccupazione nella Zona euro raggiunge il tasso record del 10.9%.

L’economia della Zona euro si sta contraendo e non solo nei paesi cosidetti periferici che da mesi si trovano in recessione, ma anche in paesi reputati più solidi, come la Germania, la Francia e i Paesi Bassi.
Nell’insieme della Zona euro, l’indicatore avanzato PMI dei direttori d’acquisto per l’industria si è fissato a 45.9 punti, dopo i 47.7 punti di marzo. Un livello che non si vedeva dal 2009. Se inferiore ai 50 punti, questo indice significa un calo dell’attività.

“L’austerità nei paesi in difficoltà provoca un impatto crescente sull’industria, la scarsa domanda in provenienza dai paesi del sud indebolisce il settore industriale anche nei paesi considerati più solidi. L’impiego nell’industria viene sensibilmente toccato.
Le cifre ufficiali pubblicate lunedì attestano un aumento dei disoccupati in Germania di 19mila unità nel mese di aprile. Il tasso di disoccupazione è al 6.8%
Nei paesi periferici la situazione è ancora peggiore. La Grecia sprofonda nella recessione e non va bene nemmeno per Spagna e Italia. Per tentare di rilanciare l’attività industriale, la Banca centrale europea potrebbe eventualmente abbassare i suoi tassi. L’attenzione va tutta alle strategie di sostegno alla crescita.