Designare un primo ministro all’immagine del consenso, formare un governo, assicurarsi una larga maggioranza all’Assemblea, imporsi sulla scena internazionale e affrontare la crisi economica. Per François Hollande la presidenza inizia in salita.

All’indomani della vittoria festeggiata alla Bastiglia da decine di migliaia di elettori, il nuovo presidente francese François Hollande deve lanciarsi nella formazione del nuovo governo per preparare le legislative di giugno e, in questo modo, poter disporre della maggioranza per dirigere il paese.
La prima tappa dei cinque anni che passerà all’Eliseo sarà il passaggio dei poteri, che dovrebbe avvenire il 14 maggio.

1. Trovare un primo ministro di consenso
Hollande designerà nei prossimi giorni il suo primo ministro, il quale condurrà la battaglia delle elezioni legislative di giugno. In campagna, Hollande aveva annunciato che la sua scelta sarebbe dipesa dalla misura della sua vittoria.
Con il 51.67% dei voti, la scelta non tende a favore della nomina di un premier dai discorsi troppo radicali, suscettibile di dividere i francesi, allorquando il discorso di Hollande è quello di unificare.

2. Formare un governo
Tra i primi nomi per il nuovo governo vi sono Manuel Valls, François Rebsamen, Marisol Touraine, Jean-Yves Le Drian, Laurent Fabius, Najat Vallaud-Belkacem, Aurélie Filippetti.
Lunedì, Europe Ecologie Les Verts, formazione alleata ecologista dei socialisti discuterà della sua eventuale partecipazione al governo.

3. Assicurarsi una larga maggioranza alle legislative del 10 e 17 giugno
Domenica sera François Hollande ha chiesto ai suoi elettori di non smobilitare. “Si deve dare la maggioranza al presidente della Repubblica – ha martellato.

4. Farsi un posto sulla scena internazionale
I principali dirigenti stranieri hanno girato, domenica sera, la pagina del sarkozysmo. Il presidente statunitense Barack Obama ha invitato Hollande alla Casa Bianca. Messaggi di auguri al nuovo capo di Stato francese sono giunti dalla presidente brasiliana Dilma Rousseff, dal venezuelano Hugo Chavez, dal primo ministro belga Elio Di Rupo.
Obama ha evocato da subito la gestione comune di dossier difficili, in una evidente allusione alla crisi del debito nella Zona euro e all’Afghanistan (Hollande pensa al ritiro delle truppe francesi entro la fine di questo anno).
Il calendario internazionale di Hollande è fitto e in maggio sono previsti due appuntamenti cruciali, il summit del G8 il 18 maggio a Camp David, negli Stati Uniti e il summit della Nato a Chicago il 20 maggio.

5. Affrontare la crisi economica
Netta, senza essere schiacciante, la vittoria del presidente socialista viene vista in Francia e all’estero come una svolta verso il cambiamento e il rilancio dell’economia.
La Cancelliera tedesca Angela Merkel e il suo ministro degli affari esteri Guido Westerwelle hanno già trasmesso a Hollande l’invito a recarsi in Germania per lavorare a un patto di crescita.

(Fonte : TF1.fr)