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La Lega dei Ticinesi non può che valutare negativamente la decisione del Consiglio di Stato di sbloccare i ristorni delle imposte alla fonte dei frontalieri dell’anno 2010, pur nella prospettiva a fine giugno di un blocco di quelli del 2011 in misura del 100% nel caso in cui la controparte non ottemperasse agli impegni presi.

Lo sblocco è infatti avvenuto affrettatamente sulla scorta di vaghe promesse, ma senza alcuna contropartita concreta. Il requisito minimo avrebbe dovuto essere la cancellazione della Svizzera da ogni e qualsiasi black list della vicina Penisola (tanto più che si tratta di liste illegali). Ma questo requisito minimo non risulta dato.
Sbloccando i ristorni, il Consiglio di Stato si è privato di un efficace mezzo di pressione, indebolendo vistosamente la posizione contrattuale della Svizzera e del Ticino.

Il Consiglio di Stato deve come minimo avere già in chiaro fin d’ora che, nell’ipotesi – di fatto una certezza – che il comportamento italiano non risultasse soddisfacente, a fine giugno i ristorni dell’anno 2011 dovranno venire bloccati per intero, quindi non più solo per il 50%; e così quelli degli anni a venire.
Poiché è fin troppo prevedibile che le settimane da qui a fine giugno trascorreranno senza che si raggiunga alcun accordo soddisfacente con la vicina Penisola (gli obiettivi minimi elvetici devono essere: cancellazione della Svizzera dalle black list, riduzione dei ristorni al 12.5%, eventuale accordo fiscale sul modello Rubik, ma con liberatoria non superiore al 8%-9%) a fine giugno il Consiglio di Stato dovrà giocoforza bloccare il 100% dei ristorni. Sarebbe estremamente grave se questo non avvenisse.
Ne consegue quindi che i 28 milioni sbloccati oggi costituiscono un regalo, ingiustificato, alla vicina Penisola.

Vista poi la manifesta incapacità della Berna federale di dialogare con l’Italia, il Consiglio di Stato deve pretendere di ritagliare al Ticino un ruolo di primo piano nelle trattative con il governo non eletto della vicina Penisola.
Poiché il 24 maggio è già in calendario un primo incontro del “gruppo di lavoro” italo-svizzero, nell’eventualità (tutt’altro che remota) in cui l’esito di questo incontro risultasse insoddisfacente, il Consiglio di Stato dovrà già in quell’occasione prendere posizione a favore del blocco dei ristorni 2011 in ragione del 100%.

Lega dei Ticinesi