Il Consiglio federale non vuole aumentare il numero di guardie alle frontiere. Di parere opposto circa 130 Consiglieri nazionali, che in una mozione propongono di aumentare gli effettivi di 100-200 unità.
L’autore della mozione, l’UDC zurighese Hans Fehr, giustifica il bisogno di nuove guardie con l’aumento della criminalità transfrontaliera e l’afflusso di richiedenti l’asilo provenienti dall’Italia.
In un’altra mozione, il Consigliere nazionale ticinese del PPD Marco Romano postulava un effettivo globale di almeno 2012 guardie, contro le attuali 1941.
Il Consiglio federale è reticente e argomenta che reclutare, formare e integrare a breve termine da 100 a 200 nuovi effettivi metterebbe il Corpo delle guardie di frontiera davanti a grandi difficoltà.
Non potrebbe garantire che il suo personale presenti il livello di qualifiche richiesto.
Il governo evoca anche lo stato delle finanze, che lascia un margine di manovra limitato. Assicura tuttavia di portare grande attenzione agli effettivi del personale del Corpo delle guardie e alla sicurezza interna della Svizzera.
Sui 35 nuovi posti chiesti dal Corpo, lo scorso anno ne erano stati creati 11. Altri 24 erano poi stati accordati per compensare la soppressione a fine 2012 del servizio di appoggio fornito dalla sicurezza militare.
(Fonte : Le Matin.ch)