Non mi esprimo su quanto scritto dal Consigliere di Stato Manuele Bertoli in merito alla vicenda Boris Bignasca/Orelli, in quanto lo stesso personaggio non si è mai sentito fare un solo verso, ufficialmente, contro gli insulti di “Confronti” o le nefandezze di Corrado Mordasini e cricca (c’era anche Sergio Savoia fino a non molto tempo fa) su “Il Diavolo”, rivista “satirica” praticamente culo e camicia con il Partito Socialista ticinese. Mordasini era anche in lista per lo stesso alle ultime elezioni cantonali del 2011.
E poi lo stesso Mordasini ha il coraggio (si fa per dire) di dichiarare in un’intervista a Tele Ticino che la loro “satira” non ha influenze.
Ma per piacere, queste barzellette raccontatevele fra di voi.
Non giudico e non voglio giudicare nessuno, anche e soprattutto perché non desidero fare piaceri a quelli della morale codificata e dell’indignazione a dipendenza del colore politico o della persona.
Forse “qualcuno” non si è accorto di questa tremenda gaffe. Non tutte le persone sono uguali di fronte agli insulti?
L’impressione è che Bertoli e compagni dal punto di vista politico arranchino parecchio di questi tempi (poco da dire) e allora ecco le campagne moralizzatrici per cercare di nascondere gli insuccessi.
Vedo che a tal proposito anche gli edicolanti de “La Regione” perdono spesso e volentieri la memoria coprendosi di ridicolo.
La morale e l’indignazione non hanno colore e non possono essere fatte solo in casa d’altri perché torna comodo così.
Gli annunci funebri apparsi su “Il Diavolo” di Giuliano Bignasca, di Lorenzo Quadri, di Marina Masoni e di altri, compreso il sottoscritto, proprio non li ha mai visti nessuno in questi anni?
Dov’erano questi “moralisti” da quattro soldi?
No signori, non siete credibili. Non è credibile colui che si indigna per una situazione e fa finta di non vederne altre, magari peggiori.
Sull’ultima edizione de “Il Diavolo” non commento. Ho visto comunque un Corrado Mordasini (intervistato su Tele Ticino) parecchio in difficoltà e in alcuni frangenti anche patetico. Quella su Eltsin poi … una perla.
Ora daranno sfogo alle loro frustrazioni magari nascondendosi dietro qualche blog. Io mi firmo sempre.
Donatello Poggi
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Sì, però questa infantile litania a scadenza giornaliera sulla supposta disparità di trattamento ("mamma, perchè lui può farlo e non dici niente e io no?? non è giustooooohhhh sniiiiffffff") adesso inizia un po' a stancare. Dovremo sorbircela ancora per molto?