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In Grecia si terranno nuove elezioni legislative dopo il fallimento, martedì, delle discussioni tra i partiti sulla formazione di una coalizione di governo. Lo ha annunciato la presidenza greca. Domani verrà nominato un governo ad interim incaricato di sbrigare gli affari correnti.

Evangelos Venizelos, capofila dei socialisti del Pasok ha annunciato che la Grecia tornerà alle urne al più tardi entro un mese : “Torneremo a votare in condizioni molto difficili – ha detto all’uscita del palazzo presidenziale di Atene.
Dalle elezioni legislative del 6 maggio, segnate dall’indebolimento dei due maggiori partiti (Pasok e i conservatori di Nuova Democrazia), ogni sforzo per giungere alla formazione di un governo di coalizione è fallito, a causa delle posizioni incompatibili dei partiti a favore e contro l’austerità di bilancio, imposta al paese da Unione europea e Fondo monetario internazionale.
Una paralisi istituzionale che lascia presagire la minaccia di un prossimo fallimento della Grecia. Un default che alimenterebbe la già grave crisi del debito nella Zona euro.

Arrivata secondo al voto del 6 maggio, la coalizione della sinistra radicale (Syriza), formazione ostile al piano di austerità è la favorita per il prossimo scrutinio.
Se, come è probabile, Syriza vincerà le votazioni di giugno, l’uscita della Grecia dalla Zona euro sarà inevitabile. Syriza cancellerà le misure di austerità, i creditori internazionali interromperanno il piano di salvataggio, la Grecia tornerà alla sua vecchia moneta, la dracma e il paese piomberà in una crisi senza fondo.