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I Giovani UDC Ticino hanno accolto con una certa sorpresa mista a preoccupazione l’iniziativa parlamentare generica presentata dal gruppo dei Verdi in Gran Consiglio, cui sono subito seguiti segnali positivi da parte del DECS, in particolare da parte del Consigliere di Stato Manuele Bertoli.

La scuola non è evidentemente un dogma immutabile e delle riforme vanno senz’altro intraprese, ed è altresì giusto sottolinearne la dimensione culturale, ma essa deve anche poter formare degli allievi che possano in seguito inserirsi nel mondo del lavoro con la dovuta formazione.
L’abolizione dei livelli A e B per i corsi di matematica e tedesco nel secondo ciclo delle scuole medie è un passo pericoloso verso il livellamento al ribasso della scuola.
I fautori di questo progetto dovrebbero spiegare come pensano di dare la giusta formazione per accedere ad una scuola superiore agli allievi più capaci che sono frenati da altri allievi che per differenti motivi faticano a tenere il passo.

A nostro avviso è giusto differenziare la formazione nella scuola media per indirizzare gli allievi verso un preciso percorso scolastico e/o professionale. Il rischio altrimenti è quello che i docenti seguano esclusivamente gli allievi migliori, impedendo agli altri di ottenere almeno una formazione di base oppure che seguano solo quelli con più difficoltà, a detrimento degli altri.
La critica che viene mossa al sistema dei livelli nasce dal fatto che chi frequenta un livello B è visto come discriminato e con meno prospettive nel futuro.
Crediamo siano necessari un cambiamento di mentalità nella popolazione e una rivalutazione della formazione professionale, in particolare del sistema duale apprendistato-scuola professionale. In questo ambito il DECS può fare molto. Occorre rivalutare l’idea che un buon muratore, tappezziere o falegname vale tanto quanto un laureato, talvolta anche di più.
È su questo fronte che bisogna insistere, non cancellando le diversità, annullando la competitività, al grido sessantottino del “siamo tutti uguali”!
In questo senso salutiamo con piacere la presa di posizione di Generazione giovani e ci diciamo fin d’ora disposti a costituire un fronte comune con tutti quelli che intendono opporsi a questa proposta di riforma.

Giovani UDC Ticino