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Pubblichiamo, su richiesta dell’imprenditore Egidio Bronz, la lettera che ha trasmesso in data odierna alla Consigliera di Stato Laura Sadis .

“Le scrivo in merito alla situazione della Pramac. Infatti come imprenditore ticinese mi sento offeso e preso in giro dalle nostre istituzioni.
È possibile che una società investa 25 milioni di franchi per durare solo tre anni? Oppure non era stata fatta alcuna seria analisi di mercato? È troppo comodo dare la colpa della chiusura di un’attività industriale di questa portata al mondo asiatico.
Questi problemi erano già noti. D’altronde che cosa dovrebbero dire gli altri produttori europei, nessuno dei quali, per quanto mi risulta, si trova in difficoltà o è a rischio di fallimento.
Ma soprattutto fanno impressione i sussidi a fondo perduto concessi: 5 milioni. Senza contare l’esonero dalle imposte, peraltro non di poca entità. Tutti aiuti distribuiti ancora, per l’ennesima volta, a pioggia, favorendo società straniere senza che il nostro governo abbia fatto un’analisi di mercato approfondita.
Si è molto parlato dei 130 dipendenti della Pramac, dei quali la maggior parte frontalieri e solo 20 domiciliati in Svizzera.
Di sicuro i frontalieri erano stati assunti ex novo, senza attingere dal mercato ticinese. Così ora li ritroviamo a nostro carico.

In 30 anni, come imprenditore ha versato salari per il doppio del valore di quanto ha fatto la Pramac in tre anni e senza mai ricevere un centesimo di sussidi, né come prestiti né a fondo perduto.
Ho sempre pagato e onorato i miei fornitori.
Ho pagato tutte le imposte e tutti gli oneri sociali. Naturalmente so bene che questo è il dovere di qualsiasi cittadino.
Ma certo Lei capisce che proprio per questo non posso che sentirmi offeso dal modo di agire dell’ente pubblico.

Spero che in futuro il denaro della collettività venga speso con coscienza e cognizione di causa, senza lasciarsi imbambolare dai soliti cavalieri d’industria.”

Egidio Bronz
Direttore e Imprenditore Ticinese