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Nella seduta che inizia lunedì in Parlamento verranno esaminati, per approvazione, il rapporto di gestione e il conto annuale per gli esercizi 2009 e 2010 dell’Azienda elettrica ticinese.

Pareri favorevoli alla gestione di Aet vengono dalla maggioranza della Commissione energia (Plr, Ppd e Udc) mentre le critiche provengono da Lega e I Verdi.
Riconosciuta come elemento importante dello sviluppo del Ticino, l’AET viene comunque invitata dalla maggioranza della Commissione a “monitorare e aggiornare continuamente la politica dei rischi, a cominciare da quelli relativi alle fluttuazioni di mercato e a quelli attinenti alle partecipate … alla necessaria prudenza e alle opportune verifiche di diligenza nell’ambito della scelta dei partner e alla rinuncia di costruzioni societarie poco trasparenti e complesse, decisamente inopportune per un’azienda pubblica.”

La maggioranza della Commissione invita alla prudenza, mentre la minoranza ritiene necessario un cambiamento di rotta, un completo rinnovamento nel Consiglio di amministrazione, perchè – come scrivono i leghisti Paolo Sanvido e Daniele Caverzasio – il clima di sfiducia attorno ai vertici dell’azienda non accenna a diminuire.”
Viene portato l’esempio della società italiana di leasing che ha finanziato l’impianto della centrale Biogen Chivasso (olio di palma).
Aet detiene indirettamente il 25% della società italiana beneficiaria del leasing mentre i rischi totali per prestiti, garanzie e fideiussioni sono interamente a suo carico.
Senza dimenticare, come ha fatto notare Francesco Maggi (I Verdi), che gli investimenti nell’olio di palma potrebbero portare, unitamente a quelli del gas in Italia, a cospicue perdite.

(Fonte : La Regione)