Accolgo con grande piacere la dichiarazione del Consigliere Federale Johann Schneider Ammann. Sostengo con convinzione l’opzione dello scavo di un secondo traforo autostradale del Gottardo per una circolazione a senso unico in due trafori, compatibilmente con l’iniziativa delle Alpi.

Questa soluzione permetterebbe di evitare l’isolamento durante i lavori di manutenzione straordinaria necessaria all’attuale tunnel e contribuirebbe ad un incremento della sicurezza stradale, oltre ad avere ricadute economiche favorevoli soprattutto per i Cantoni di Ticino e Uri. La chiusura totale del tunnel causerebbe infatti seri problemi all’economia cantonale, ma anche a quella nazionale, essendo l’Italia il secondo partner commerciale più importante della Svizzera. Purtroppo l’incertezza che regna sulla questione ha già indotto alcune aziende ticinesi a optare per una delocalizzazione delle loro attività. Altre sono pronte a muoversi nella stessa direzione.

Indipendentemente dall’apertura di Alptransit, il collegamento stradale del San Gottardo ha un’importanza di portata europea. La chiusura del tunnel non deve quindi preoccupare unicamente il Ticino e qualche altro Cantone di montagna, ma deve essere percepita come una problematica nazionale. Inoltre per il Ticino la chiusura dell’asse stradale del San Gottardo sarebbe interpretata come un vero schiaffo alla coesione nazionale e al sentimento di appartenenza alla Confederazione.

Se il Consiglio Federale e l’Assemblea Federale credono nella coesione nazionale, devono considerare ogni regione e Cantone un tassello imprescindibile della nostra Confederazione.

Michele Bertini
Consigliere comunale PLR a Lugano