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Il premier spagnolo Marian Rajoy ha dichiarato domenica di aver negoziato condizioni favorevoli per l’aiuto da 100 miliardi accordato alle banche dall’Unione europea.

Il quotidiano spagnolo El Mundo lascia ai mercati l’interpretazione delle parole del primo ministro : “Lo si può chiamare credito eccezionale o di salvataggio. Quel che conterà sarà l’interpretazione che faranno i mercati finanziari di questo accordo.
I mercati potrebbero vedere sia la garanzia del risanamento del nostro sistema finanziario, sia un nuovo paese della Zona euro discreditato.
Una richiesta di aiuti non dovrebbe mai costituire motivo di soddisfazione. I tassi che la Spagna dovrà rimborsare, circa 1.8 miliardi di euro all’anno, sono certamente sopportabili e il rinvio dell’obiettivo del deficit di un anno ci concede un poco di respiro.
Ma questi tassi ci obbligheranno a una severa ricetta di austerità. Una cosa è certa : nessuno presta 100 miliardi di euro per nulla in cambio.”

Per il giornale economico greco Naftemporiki, l’aiuto europeo alla Spagna senza la contropartita di un programma di austerità troppo rigoroso è per la Grecia l’opportunità di rinegoziare il suo programma di austerità, imposto al paese dall’UE in cambio di circa 200 miliardi di euro di aiuti : “L’aiuto alla Spagna è uno sviluppo positivo per la Grecia. Adesso il nostro paese può chiedere di avere più tempo per attuare le misure di austerità e favorire la crescita.
E’ giunto il momento di negoziare con determinazione un piano alternativo con i creditori. Non giungeremo a risultati positivi agitando la minaccia di annullare il programma di austerità, al contrario faremo accelerare le evoluzioni negative già visibili.
Un’uscita o una permanenza della Grecia nella Zona euro dipende solo da noi stessi.”