Referendum contro gli accordi fiscali con Gran Bretagna, Germania ed Austria: la Lega c’è

Come anticipato già nelle scorse settimane, la Lega dei Ticinesi parteciperà attivamente al referendum lanciato dall’ASNI contro gli accordi fiscali con Gran Bretagna, Germania ed Austria, raccogliendo le firme in Ticino.

Gli accordi in questione, unitamente ad una “strategia” (?) autolesionista in materia di piazza finanziaria voluta dal Consiglio federale e dalla FINMA (vedi obblighi di autocertificazione, “denaro pulito”, eccetera) se messi in vigore, avrebbero conseguenze disastrose sulla piazza finanziaria, portando alla perdita di migliaia di posti di lavoro in Ticino. Inoltre, i citati accordi imporrebbero alla Svizzera di fungere da esattore fiscale per Stati che non sono in grado di riscuotere le imposte dai propri cittadini.

La Lega dei Ticinesi intende fare tutto quanto in proprio potere per difendere le migliaia di posti di lavoro a rischio sulla piazza finanziaria ticinese. Inoltre, la Lega rifiuta nel modo più categorico i continui cedimenti dell’autorità federale nei confronti di un’Unione europea ormai allo sfascio.
A ciò si aggiunge che gli accordi referendati costituirebbero un precedente che avrebbe conseguenze catastrofiche nell’ottica delle trattative con l’Italia.

La Lega dei Ticinesi assume questo nuovo incarico a tutela del nostro Paese e dei posti di lavoro sulla piazza finanziaria svizzera e – soprattutto – ticinese con la massima convinzione. Nella speranza che gli attori sulla piazza finanziaria (non le due grandi banche la cui posizione è ormai nota, ma gli altri) saranno della partita.

Lega dei Ticinesi