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Il Gruppo della Lega dei Ticinesi in Gran Consiglio ha deciso di inoltrare un’interrogazione al Consiglio di Stato a margine di quella recentemente inoltrata dai deputati della sinistra nostrana Quadranti, Stojanovic e Cavalli.
Un’interrogazione contro la raccolta fondi a favore delle vittime del terremoto in Emilia lanciata dal nostro movimento.
Il gruppo della Lega ricorda per inciso che la proposta e l’invito fatto a tutto il parlamento di devolvere il gettone di presenza dell’ultima sessione del Gran Consiglio alle vittime del terremo, oltre a tutti i deputati della Lega è stato accolto solo dai colleghi Del Bufalo, Pagani e Boneff
.

La recente interrogazione parlamentare dei deputati della sinistra nostrana Quadranti, Stojanovic e Cavalli, necessita di un approfondimento in quanto è importante che il Governo si accerti, nella sua veste di rappresentante della proprietà e di autorità di nomina dei vertici della Banca dello Stato, se e quale ruolo abbia avuto la nostra Banca dello Stato nella divulgazione di informazioni private e dall’altro se ci sono state violazioni delle normative sul segreto bancario e delle regole d’informazione dettate dalle legge sulla privacy che inficiano il buon nome della banca.

Nell’articolo apparso su un domenicale di area e vicino ai tre deputati della sinistra, si poteva leggere: “per Quadranti, è legittimo domandarsi se il conto della Meutel 2000 sia stato messo a pegno per i passivi di Bignasca e quali rischi ci possano essere per i donatori: “Visto che la Banca dello Stato sembrerebbe avere recentemente disdetto i finanziamenti e richiesto il rimborso da parte del suo cliente Giuliano Bignasca”, nota il deputato”.

Dalle dichiarazioni pubbliche del Quadranti traspare evidente il fatto che è in possesso di informazioni relative a conti bancari aperti presso Banca Stato da privati cittadini. Ricordiamo per inciso che in Svizzera, la violazione del segreto bancario è un reato perseguibile d’ufficio (Legge sulle banche).

Forse a BelTicino e TicinoLeale è sfuggito che con l’atto parlamentare dei tre deputati della sinistra nostrana Quadranti, Stojanovic e Cavalli si è fatta indebita pressione su ufficiali del Dipartimento delle Istituzioni.
A scanso di equivoci ci affrettiamo a segnalare al professore luganese, rappresentante del tavolo di sasso e leader dei gruppi di indignazione a senso unico, di esimersi da pubblicare inserzioni di paginate di denuncia da parte di BelTicino e TicinoLeale contro il trio.
Noi ci limitiamo ad attendere che la magistratura si attivi, come è lecito da essa aspettarsi, per verificare se c’è stata o meno presunta violazione di segreto bancario.

Segreto bancario
È l’obbligo genericamente posto in capo alla banca di non divulgare notizie concernenti la posizione personale e patrimoniale del cliente (segreto bancario), se non in determinate ipotesi rigorosamente circoscritte, si pone come obiettivo quello di tutelare taluni interessi della clientela che potrebbero essere pregiudicati proprio a causa di tale divulgazione.
Come è noto, infatti gli istituti di credito sono depositari di una serie notevole di notizie che riguardano la vita degli individui ed hanno un carattere strettamente riservato proprio in relazione alla delicatezza del loro contenuto.

Legge sulla privacy
In caso di violazione delle regole di informazione dettate dalla legge sulla privacy, la banca è responsabile. Al di fuori di queste ipotesi, e quindi nel caso di violazione del segreto bancario lato sensu inteso, la banca è responsabile secondo le norme del diritto.

Ci permettiamo pertanto di chiedere:

1) A conoscenza del Consiglio di Stato, nel suo ruolo di rappresentante della proprietà della Banca dello Stato e di autorità di nomina dei suoi vertici, la magistratura ha aperto d’ufficio una procedura per violazione del segreto bancario nei confronti del deputato Quadranti?

2) Se no, ritiene il Consiglio di Stato che sia nell’interesse della salvaguardia del buon nome e della reputazione della nostra banca cantonale segnalare questa palese violazione del segreto bancario e/o della legge sulla privacy all’attenzione del ministero pubblico affinché apra un’inchiesta d’ufficio e faccia chiarezza in relazione alle affermazioni pubbliche del deputato della sinistra ticinese Quadranti in relazione ad affari creditizi di Banca Stato?

3) Non ritiene necessario chiedere ai rappresentanti del cantone che siedono nel CdA della nostra Banca Stato di avviare un’indagine amministrativa interna per verificare se c’è stata fuga di notizie, in relazione ad affari creditizi di Banca Stato, a favore del deputato della sinistra Quadranti con conseguente violazione del segreto bancario e/o della legge sulla privacy?

4) Nel caso invece risultasse che il deputato della sinistra Quadranti abbia millantato pubblicamente informazioni non veritiere arrecando un chiaro danno reputazionale e d’immagine alla nostra Banca dello Stato, cosa intende fare il Consiglio di Stato per tutelare questo importante patrimonio cantonale?

A nome e per conto del Gruppo parlamentare della LEGA dei Ticinesi
BIGNASCA Attilio – Capogruppo