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UBS sta celebrando i suoi 150 anni di esistenza. Nelle pubblicazioni che marcano la ricorrenza c’è anche una brochure che ripercorre la sua storia. “Una versione con troppe lacune – commenta lo storico Robert Vogler.

Ex portavoce e analista politico senior di UBS, nel Tages Anzeiger lo storico Robert Vogler denuncia evidenti “dimenticanze” nella brochure che ripercorre i 150 anni di storia della grande banca.
Vi si presentano dettagli secondari mentre mancano fatti importanti, commenta Vogler. UBS avrebbe dovuto affidare la stesura a uno storico esterno, totalmente indipendente dall’istituto.

Ecco alcune delle sue critiche :
– La brochure sorvola la questione dei fondi in giacenza
– Nessuna menzione sui motivi che hanno portato alla fusione, nel 1998, con SBS, banca che aveva un urgente bisogno di capitale proprio.
– Caso problematico dell’agire della Svizzera durante la seconda guerra mondiale, la vicenda Interhandel è stata fatta passare sotto silenzio. Questa società svizzera, gestita e diretta dai tedeschi, aveva suscitato un conflitto giuridico-politico tra Berna e Washington alla fine del conflitto. UBS l’aveva riacquistata nel 1957, approfittando di un accordo extra giudiziario con gli Stati Uniti.
– Nessun riferimento all’Africa del Sud in regime di apartheid e al traffico di oro che transitava dalla Svizzera.
– Dalla fusione con SBS al salvataggio ad opera del Consiglio federale : la strategia americana ad alto rischio di UBS viene menzionata in poche righe.
– Sono citati marginalmente anche diversi grandi personaggi di UBS e SBS come Alfred Schäfer e Samuel Schweizer.

(Fonte: Le Matin.ch)