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La Zona euro vuole rassicurare i mercati : il 5 luglio il presidente della BCE Mario Draghi ha annunciato una riduzione dei tassi dal 1% allo 0.75%, mentre l’ultimo summit europeo ha sorpreso – positivamente – mettendo in avanti la politica di crescita e soprattutto posando le basi per un’Unione bancaria europea.

172 economisti tedeschi non intendono farsi contagiare da questo vento di ottimismo e hanno firmato una petizione chiedendo al popolo germanico di opporsi al progetto di Unione bancaria con il resto dell’Europa.
Il capo fila di questa petizione, Hans-Werner Sinn, si era già fatto notare per essersi opposto all’aiuto finanziario ai paesi periferici della Zona euro in difficoltà, argomentando che i contribuenti dei paesi solidi non devono essere responsabili di quanto accade nei paesi più deboli economicamente.

La missiva che i 172 economisti hanno firmato sul portale online del giornale Frankfurter Allgemeine Zeitung spiega che all’ultimo summit UE la cancelliera Angela Merkel è stata obbligata ad accettare decisioni sbagliate e che un’unione bancaria suscita inquietudine, perchè significa una garanzia collettiva per i debiti delle banche del sistema euro.
Per i firmatari è fuori questione pagare per i paesi e per le banche che hanno commesso degli errori :”I debiti delle banche sono quasi tre volte più importanti dei debiti sovrani e si situano in cinque paesi in crisi. Sono dell’ordine di diversi miliardi di euro. I contribuenti dei paesi europei solidi non sono responsabili di questi debiti, soprattutto se si pensa che le perdite colossali dovute al finanziamento delle bolle economiche inflazioniste nei paesi del sud sono prevedibili.”

(Fonte: Huffington Post)