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Intervista sul domenicale Il Caffè all’ex Consigliere di Stato Gabriele Gendotti, incentrata sul nuovo presidente del PLRT e sulla sezione luganese del partito.
Qui di seguito alcuni passaggi
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E’ un’intervista che dove Gendotti non misura le parole : “Nel Plrt ci sono ancora dei menatorroni che lo utilizzano per i loro affari.”
E circa il suo ritiro dalla rosa dei candidati alla presidenza : “Ci sono tre candidati ed è più che giusto che mi faccia da parte. Del resto lo avevo sempre detto… Mi sto orientando in altre direzioni, credo sia giusto girare pagina e dare spazio a volti nuovi.
(…) sono stato io a chiedere a Lepori, nella misura in cui ci fossero stati più candidati, di lasciarmi fuori, anche per evitare una contrapposizione con Giovanna Masoni. Si rischiava di rappresentare il vecchio.”

Alle elezioni comunali, prosegue Gendotti “Nel Sopraceneri s’è visto un partito solido e motivato. Su questa base di liberali e radicali convinti, bisogna costruire la nostra riscossa. Il problema sarà piuttosto Lugano che dovrà cercare di fare un risultato positivo, senza più cercare scuse e pretesti imputandoli al partito cantonale.”
E poi ancora : “Il Plr ha bisogno di un presidente giovane che sappia trasmettere i nostri valori alle nuove generazioni… deve recuperare consensi nelle nuove generazione…. Il nuovo presidente dovrà avere autorevolezza e la capacità di non farsi influenzare da tutti quei menatorroni che purtroppo ci sono ancora nel Plrt e che usano il partito per i loro affari.
Il Plrt “deve recuperare la forza di una vera politica liberale. Capace di coniugare libero mercato, libertà e responsabilità individuale e solidarietà.”