L’acquisto del CD con i dati bancari svizzeri non è una buona soluzione nell’ambito della lotta contro l’evasione fiscale, commenta il ministro tedesco delle Finanze Wolfgang Schäuble.
Schäuble considera l’acquisto un’operazione azzardata, che può costituire un aiuto d’urgenza ma non una soluzione al problema della fiscalità.
Il ministro tedesco si è espresso nell’edizione odierna del Bild, dopo le rivelazioni del fine settimana sull’acquisto – da parte degli ispettori del fisco e del ministero delle finanze della Renania-Nord Vestfalia – di un nuovo CD, contenente i nomi di circa 1000 clienti tedeschi della filiale zurighese della banca privata Coutts, una filiale della Royal Bank of Scotland.
Per l’acquisto sarebbero già stati pagati 3.5 milioni di euro. Non si precisa chi, all’interno della banca, abbia trafugato e venduto questi dati.
Il ministro delle Finanze della Renania-Nord Vestfalia, Norbert Walter-Borjans, ritiene invece che i dati dei clienti contenuti nel CD sono utili per trovare gli evasori fiscali. Ha aggiunto che allo stato attuale della situazione, la ratifica da parte del Parlamento dell’accordo fiscale tra Svizzera e Germania è improponibile.
Svizzera e Germania avevano concluso nel settembre 2011 l’accordo Rubik, atto a regolamentare l’imposizione degli averi non dichiarati di clienti tedeschi nelle banche svizzere.
Le Camere federali avevano approvato l’accordo lo scorso giugno, mentre da parte tedesca la ratifica deve ancora giungere.
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