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Diversi viaggiatori sospettati di terrorismo e presenti sulla lista del ministero degli Interni britannico stanno entrando in Gran Bretagna, a pochi giorni dall’inizio delle Olimpiadi di Londra.
Un fatto che preoccupa e getta critiche sui controlli di sicurezza del paese, sommandosi alla notizia secondo la quale dei 17’500 agenti previsti per garantire la sicurezza durante i Giochi ne sono pronti solamente 4’000.


Le migliaia di agenti di sicurezza sarebbero dovuti essere reclutati e preparati da G4S, la più grande società internazionale di sicurezza, che si era aggiudicata questo incarico vincendo un appalto milionario.
Invece G4S dichiara, a pochi giorni dalla cerimonia di apertura delle Olimpiadi, che gli agenti non sono pronti, che i 17’500 agenti attesi si riducono ad appena 4’000.
Il governo di Londra corre ai ripari chiamando in campo l’esercito e negli aeroporti ha piazzato personale del ministero degli Interni, brevemente addestrato a controllare passaporti e passeggeri in arrivo.
Con poca esperienza e pessimi risultati. Invece di essere dirottati verso i servizi dell’anti-terrorismo, i terroristi presenti sulle liste dei Most wanted vengono lasciati entrare liberamente nel paese.

L’ispettore capo delle frontiere e dell’immigrazione John Vince ha seguito un’ispezione all’aeroporto di Heathrow e ha dovuto constatare che le nuove reclute del ministero degli Interni non fanno le domande che dovrebbero e non riescono a individuare i passeggeri che andrebbero fermati per controlli supplementari.
Il momento è cruciale. I servizi segreti hanno avvisato il governo che le loro forze sono concentrate sui giochi di Londra, lasciando scoperti altri punti sensibili nel paese.
Una crisi che rimette in questione la soppressione di 16’000 impieghi nelle forze di polizia e il conseguente ricorso a società private di sicurezza. Con i risultati che sono di fronte agli occhi di tutti.