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Nella rubrica Signatures del sito web della radio televisione romanda, il 10 luglio scorso Romain Clivaz commentava il rifiuto da parte del Consiglio federale dell’iniziativa UDC contro l’immigrazione di massa.

Un rifiuto dettato dalla volontà del governo di proseguire lungo la strada della libera circolazione delle persone, scrive Clivaz : “Mentre la campagna del voto si annuncia densa di emozioni, la debolezza del messaggio politico del governo sorprende.
L’iniziativa UDC infatti non rimette in causa solamente la libera circolazione, ma affronta anche la questione migratoria nel suo insieme : asilo, preferenze nel mercato del lavoro, integrazione, sovranità, tutti termini che saranno onnipresenti nella campagna elettorale.
Se vorrà convincere il popolo che ancora controlla gli eventi, il Consiglio federale dovrà mostrarsi unito nel presentare misure concrete e tangibili sul terreno.

Doris Leuthard dovrà dirci come intende assicurare l’organizzazione del territorio e delle infrastrutture di trasporto per assorbire, ogni anno, decine di migliaia di nuovi arrivi.
Simonetta Sommaruga dovrà persuadere i suoi connazionali che padroneggia il dossier sull’asilo. Per lei il tempo stringe, perché da quando ha assunto questo dossier l’abbiamo più che altro vista a disagio.
Altro Consigliere federale coinvolto nel dossier : Johann Schneider-Ammann. Sino ad oggi il ministro dell’economia si è mostrato timido in materia di rafforzamento delle misure di accompagnamento. Una postura che non contribuisce a rinsaldare la fiducia.
Da Palazzo federale i ministri sembrano non vedere, non sentire i timori quotidiani della gente e questo li porta a dire ben poco.
Se per le tre scimmie della saggezza questo atteggiamento può essere sinonimo di felicità, di fronte ai cittadini la politica dello struzzo è spesso fatale.”