Un articolo molto interessante si legge nell’edizione odierna del Corriere del Ticino, sul sanatorio di Agra e sulle sue connotazioni naziste negli anni del secondo conflitto mondiale.

Di seguito alcuni passaggi:
“Avamposto ticinese della “nazificazione” della Svizzera fu il sanatorio di Agra, sulla Collina d’Oro di Lugano: un gigantesco edificio ad anfiteatro realizzato nel 1912-14…
Sotto le volte dei lunghi corridoi del vecchio luogo di cura, risuonarono inni nazisti e odi alla salute e alla longevità del Führer. Il sanatorio, a partire dal 1935, ospitò un gruppo locale nazionalsocialista: sul pennone dell’edificio, sventolava la svastica e nei locali erano appesi ritratti del dittatore del Reich.

A dirigere il centro terapeutico d’eccellenza, fin dal 1922, era un illustre clinico di Dresda, il dottor Hanns Alexander, pneumologo specializzato nella cura della tubercolosi, nonché chirurgo toracico.
Con l’avvento di Hitler in Germania, Agra subì una profonda trasformazione: i libri della biblioteca vietati dal regime con la croce uncinata furono messi al rogo e la colonia di pazienti germanici era non di rado visitata dai gerarchi nazisti, che qui svolgevano i loro incontri.
… Alexander rifiutava di curare i malati ebrei e la cosa, di per sé inaccettabile e illegale, era tacitamente tollerata dalle autorità cantonali e federali.
… Il dottor Alexander morì in Germania, a 74 anni, nel 1955. Di questo luminare della medicina si ricordano molte opere scientifiche.
Meno conosciuta la pagina vergognosa del suo impegno politico militante quale agente del Reich sulla Collina d’Oro.”