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Nello Stato della Georgia l’esecuzione di Warren Hill è stata sospesa all’ultimo momento a causa di una modifica di procedura della morte procurata attraverso iniezione letale.


La decisione di sospendere l’esecuzione di Hill, considerato disabile mentale, è giunta dalla Corte dello Stato della Georgia, la quale ha richiesto una modifica alla procedura di morte procurata attraverso l’iniezione letale.
Hill, 52 anni, di cui 21 passati in carcere, sarebbe stato il primo condannato a morte in Georgia a essere giustiziato con l’iniezione di un solo prodotto, il pentobarbital, invece dei tre prodotti solitamente usati.

Lo Stato aveva recentemente deciso di cambiare il protocollo di esecuzione allineandosi con quanto avviene in Ohio, Arizona, Idaho e Texas. La Corte Suprema della Georgia chiede, nella sua decisione, se questa modifica nella procedura di esecuzione non sia un violazione delle leggi vigenti nello Stato.
«Dobbiamo raccogliere maggiori informazioni sull’iniezione di un unico prodotto letale – ha dichiarato Richard Dieter, direttore del centro statunitense d’informazione sulla pena capitale – Non sono molte le esecuzioni fatte unicamente con il pentobarbital. La Georgia ha cambiato metodo alla vigilia dell’esecuzione di Hill ; non è il primo Stato ad agire in questo modo ma lo ha fatto con un termine molto ridotto. E’ necessario del tempo per fare delle ricerche.»

Warren Hill era stato condannato a morte nel 1991 per l’omicidio di un altro prigioniero, mentre si trovava in carcere, condannato all’ergastolo, per aver ucciso la sua fidanzata, nel 1985.
Dotato di un QI inferiore alla media, Hill era stato visitato da diversi esperti, che ne avevano stabilito la deficienza mentale.
Nel 2002 la Corte Suprema americana aveva proibito l’esecuzione capitale di persone con problemi mentali, in quanto il loro handicap avrebbe fatto correre il rischio di un’esecuzione arbitraria. A ogni Stato è però data la libertà di fissare le proprie condizioni.
A favore di Hill si sono mobilitate diverse personalità, così come i famigliari dell’uomo che aveva ucciso in carcere, chiedendo la commutazione della condanna nel carcere a vita.
“Giustiziare una persona di cui è stato provato il ritardo mentale va contro la Costituzione – ha commentato Brian Kammer, uno degli avvocati di Hill.
Non è la prima volta che la Georgia fa parlare dei suoi modi sbrigativi in materia di pena di morte. Lo scorso 21 settembre lo Stato aveva messo a morte Troy Davis, malgrado i molti dubbi sulla sua reale colpevolezza.