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La questione del terzo svincolo autostradale di Bellinzona torna al centro del dibattito data la votazione cantonale prevista per il prossimo 23 settembre.

Anziché dibattere se i cartelloni affissi da alcuni contrari al semisvincolo fossero offensivi o meno sarebbe utile ricordare qualche elemento importante.
Comincerei col ricordare che i cittadini bellinzonesi già in passato hanno detto NO in votazione popolare a questo progetto proprio perché preoccupati dalle pesanti ripercussioni che avrebbe sulla città e sulla regione.
Oltre a ciò è utile ricordare ai fini del dibattito che sulla base delle cifre contenute nel piano di agglomerato del Bellinzonese (quindi cifre ufficiali del Cantone) con la realizzazione dello svincolo il traffico diminuirebbe di circa il 23% nel centro di Giubiasco, ma aumenterebbe in maniera ben maggiore in tutti gli altri numerosi comuni del Bellinzonese.
Storicamente è utile infine sottolineare che i politici di Giubiasco fecero carte false per fare in modo che la strada cantonale attraversasse il loro Borgo e favorire così i loro commerci, salvo poi accorgersi (meglio tardi che mai) che il traffico fa male alla salute e non da ultimo svaluta anche le proprietà fondiarie site sulla strada.

Fino a qui i fatti, tutto il resto è speculazione, come è speculazione il fatto che costruendo un semisvincolo che intaserebbe maggiormente i principali assi di transito del bellinzonese sarebbe un punto di partenza per riprogrammare i trasporti pubblici e favorirli. Personalmente proporrei di invertire la relazione.
Cominciamo a mettere in piedi un’offerta di trasporto pubblico e mobilità lenta di qualità e vediamo quanti posti di lavoro creiamo e quante macchine dalle strade possiamo togliere. Tutto il resto è propaganda per svincolare dai fatti.

Ronald “Ronnie” David
Coordinatore Verdi del Bellinzonese
Consigliere comunale Bellinzona