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Nel passato si esponevano i ladri e i millantatori lungo la pubblica via, in gabbie affisse ad alti e solidi pali. I lestofanti erano così esposti allo scherno della gente, al sole torrido e alla pioggia battente. Senza cibo né acqua, finchè morivano di stenti, oppure di vergogna.

Oggi la pubblica gogna ha preso connotazioni meno crudeli ma altrettanto denigranti. Ne è un esempio – su un’edizione di agosto del Foglio Ufficiale – l’esauriente “avviso di notifica di precetti esecutivi a persone con domicilio e o sede (distretto di Lugano) ma irreperibili o che persistono a sottrarsi alla notificazione”.

La lista si compone di 310 precetti esecutivi. Le persone o le società a cui sono stati notificati sono indicate con nome e indirizzo completo.
Per le persone, i singoli importi oggetto del precetto esecutivo vanno da un minimo di 30.00 franchi a un massimo di 12’700.00 franchi.
Per le ditte l’importo massimo precettato è di 17’833.10 franchi.
I debiti riguardano imposte, premi di assicurazione, di cassa malattia, contributi AVS, tasse comunali, prestazioni di terzi (per le ditte).
Il debitore più giovane è del 1991, quello più vecchio è del 1928.