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La Commissione europea presenterà entro il 12 settembre le proposte per mettere in opera un supervisore bancario nella Zona euro e desidera accelerare i negoziati affinchè questo meccanismo entri in vigore a inizio 2013.

Questo tema è stato al centro di lavori durati tutta l’estate e il collegio dei commissari europei vuole che le proposte siano il più possibile ambiziose, ha dichiarato in conferenza stampa la portavoce della Commissione UE Pia Ahrenkilde-Hansen.
E’ certo che la Banca centrale europea avrà un ruolo centrale in questo meccanismo e sarà al centro del sistema di supervisione unico per la Zona euro. La difficoltà sta nel trovare un equilibrio tra i paesi che non fanno parte della Zona euro. E’ necessaria una buona cooperazione tra la BCE, i supervisori nazionali e l’Autorità bancaria europea, ha spiegato Ahrenkilde-Hansen.

La BCE potrebbe essere incaricata di fare da supervisore delle banche della Zona euro, mentre l’Autorità bancaria europea, che si trova a Londra, potrà sorvegliare i rimanenti 10 Stati, che fanno parte dell’Unione europea ma non della Zona euro.
Tra le questioni da esaminare figura quella della sorte delle banche della Zona euro che hanno succursali in Stati europei che non fanno parte della Zona euro.
Bruxelles deve decidere quale sarà l’autorità incaricata della supervisione di queste filiali.

Londra solleva un’altra questione : la rappresentanza della BCE in seno all’Autorità bancaria europea. Viene tenuto un seggio per ognuno dei 17 paesi membri della Zona euro ? Oppure la BCE rappresenta l’insieme di questi 17 paesi ? Va trovata un’articolazione intelligente con l’Autorità bancaria per non indebolirla e non spingere i britannici a chiedere una deroga della supervisione.
Oltre a queste sono tante le questioni spinose che devono essere risolte, come ad esempio il numero di banche che verranno sorvegliate dalla BCE. Nella Zona euro ve ne sono 6’000.
La BCE potrebbe occuparsi del centinaio di banche sistemiche, mentre le banche centrali di ogni paese si occuperebbero delle altre.
Fa anche dibattere la supervisione delle Casse di risparmio, con la Germania che intende assicurarsi il controllo esclusivo delle sue Sparkasse.
Infine si pone anche un problema giuridico : la questione di un eventuale conflitto d’interessi con la BCE, che non può essere al contempo fornitrice di liquidità alle banche e esserne il supervisore. Per rimediare a questo inconveniente si dovrebbe creare una struttura separata.

La creazione di un’unica autorità di supervisione bancaria è stata decisa in occasione dell’ultimo summit europeo di giugno. E’ la condizione che permetterebbe al futuro fondo di sostegno permanente della Zona euro, il Meccanismo europeo di stabilità, di prestare direttamente alle banche, senza passare dagli Stati, evitando in questo modo di appesantire il loro debito.

(Fonte : Le Temps.ch)