Lunedì 3 settembre per oltre 55’600 ragazzi e ragazze inizia in Ticino l’anno scolastico 2012-2013. Un numero leggermente in crescita rispetto allo scorso anno, soprattutto nelle scuole dell’infanzia, dove sono state create 8 nuove sezioni, nelle scuole elementari e nelle scuole medie superiori.
Le mense scolastiche potrebbero essere a rischio, si legge nel sito web della RSI : “Fino ad oggi, infatti, il Cantone e la Comida SA, società che gestisce diverse mense scolastiche pubbliche e private, non sono riusciti a raggiungere un accordo e ciò potrebbe portare a spiacevoli sorprese il 3 settembre.”
Il Governo ticinese ha deciso che le mense scolastiche ticinesi dovranno passare gradualmente sotto il controllo e la gestione del Cantone, si legge ancora nel sito della RSI e “per far rispettare la decisione, il Consiglio di Stato è pronto anche a denunciare la Comida SA, che non intende adeguarsi al provvedimento.
… “Quello che contestiamo è lo studio promosso dalla Sezione amministrativa del Dipartimento dell’educazione, alla base della decisione del Consiglio di Stato, in quanto contiene informazioni scorrette, fuorvianti, volutamente a discredito della nostra azienda – dichiara Christian Da Pont, direttore della Comida SA.
I vertici della società si dicono convinti che alcuni alti funzionari del DECS avrebbero, in un qualche modo, falsato dei dati affinché il Governo decidesse di gestire pubblicamente la ristorazione scolastica, invece di affidarla ad aziende private.
Alla luce di questa situazione, che a pochi giorni dall’inizio delle scuole rischia di compromettere il servizio della refezione, il Governo si riserva di adottare nei prossimi giorni azioni civili e penali nei confronti della Comida SA.”
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