Referendum contro gli accordi fiscali con Gran Bretagna, Germania e Francia: La Lega dei Ticinesi non è in difficoltà con la raccolta firme e manterrà gli impegni presi

In merito alle presunte difficoltà, evidenziate in questi giorni da alcuni media, che a livello nazionale si incontrerebbero nella raccolta delle firme per il referendum contro gli accordi fiscali con Gran Bretagna, Germania ed Austria – accordi che, se applicati, provocherebbero la perdita di almeno 4000 posti di lavoro sulla piazza finanziaria ticinese – la Lega dei Ticinesi rileva, da parte sua, di non incontrare tali difficoltà.

La Lega dei Ticinesi si è subito impegnata a sostenere fattivamente il citato referendum promosso dall’ASNI; ciò prima di tutte le altre formazioni politiche (anche se taluni organi di informazione hanno preferito non prenderne atto).
Al momento del lancio del referendum, la Lega dei Ticinesi aveva promesso che in Ticino avrebbe raccolto tra le 7 e le 10mila firme, ed è ora in grado di affermare che tale impegno verrà rispettato.

La Lega dei Ticinesi coglie l’occasione per rinnovare l’invito a tutti i cittadini elvetici a sottoscrivere il “triplo referendum”, onde tutelare una delle nostre principali risorse sia economiche che occupazionali, la piazza finanziaria appunto, dallo sfacelo cui va incontro a seguito dell’azione congiunta di:
– una guerra economica contro la Svizzera da parte di Stati esteri ed organizzazione sopranazionali da un lato, e, dall’altro,
– della pochezza di un’autorità federale la cui linea di condotta nei confronti degli attacchi in arrivo dall’estero è incentrata sul cedimento ad oltranza.

Lega dei Ticinesi