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Giunge in questi giorni a tutti i fuochi del Ticino il volantino dell’ASNI (Azione per una Svizzera neutrale e indipendente) e del movimento Young 4Fun (dove Fun sta per Freiheit Unabhängigkeit Neutralität) per la raccolta delle firme contro gli accordi Rubik.

“Esiste il pericolo che la fiducia nella Svizzera vada completamente perduta – si legge nel volantino – Molti cittadini e cittadine svizzeri e stranieri sono disorientati.”
Segue la lista delle paventate conseguenze sulla Svizzera degli accordi fiscali che il Consiglio federale ha siglato con Germania, Austria e Gran Bretagna:
– indebolimento della piazza industriale e finanziaria
– perdita di migliaia di posti di lavoro
– indebolimento delle banche di piccola-media dimensione rispetto a quelle più grandi
– perdita della sovranità fiscale
– pagamento di miliardi di franchi a fondo perso
– sempre più attacchi da parte degli Stati UE indebitati
– controllo delle banche svizzere da parte delle amministrazioni fiscali estere
– intromissione nella sfera privata dei cittadini svizzeri
– indebolimento del segreto bancario
– rapido deflusso di capitali, ecc.

Il volantino si suddivide in tre parti, una per ogni paese con cui la Svizzera ha firmato l’accordo fiscale.
Ai cittadini aventi diritto di voto viene chiesto di apporre la propria firma, corredata dai dati personali (nome, data di nascita e indirizzo).
I tagliandi vanno rimandati prima del 10 settembre al comitato di referendum “Fermiamo i balivi fiscali stranieri” a Berna.

Domenica scorsa, il domenicale SonntagsBlick scriveva che temendo di non riuscire a raccogliere per tempo le 50mila firme necessarie (ne mancherebbero circa 25mila), l’ASNI ha chiesto all’UDC di aiutarla nella raccolta.