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I risparmiatori europei iniziano seriamente ad anticipare il crollo della Zona euro. Più precisamente quelli che avrebbero molto da perdere : i greci, i portoghesi, gli spagnoli e gli italiani.

Sappiamo da tempo che i greci diminuiscono progressivamente i loro risparmi in Grecia per trasferirli in altri paesi.
Quel che si evince da questo grafico di Bloomberg è che l’Italia, la Spagna, l’Irlanda, il Portogallo fanno fronte a fughe di capitale crescenti, in forte accelerazione dall’estate 2011. Questi soldi affluiscono verso i paesi considerati sicuri : la Germania, i Paesi Bassi, il Lussemburgo. E la Svizzera ovviamente, che non fa parte del grafico in quanto non rientra nella Zona euro.

I politici possono dire quello che vogliono, i risparmiatori fuggono i paesi a rischio per mettersi al riparo.
Alcune banche si adattano a questo movimento e lo accompagnano. Ad esempio, in Portogallo la Deutsche Bank ha abbandonato lo statuto di filiale per diventare una semplice rappresentanza commerciale, con il sottinteso “portate da noi i vostri soldi e saranno trasferiti in Germania, così nel caso di un crollo della Zona euro vi ritroverete con marchi tedeschi e non più escudos, che non valgono granché.”
E la Francia ? Per ora nessun movimento di fondo, anche se le banche private svizzere fanno stato di numerosi arrivi.
Non si nota diffidenza ma si deve tener presente che uno scoppio della Zona euro verrebbe accompagnato da fallimenti bancari, o perlomeno da conti risparmio bloccati, il tempo di “stabilizzare la situazione”, come abbiamo visto durante la crisi argentina.
Detto questo, aprire un conto all’estero riguarda le persone che dispongono di un capitale significativo.
Che fare quando non è il caso? Investire nell’immobiliare, nell’oro, che avranno sempre un valore intrinseco.

Per il resto? I soldi in banca sarebbero convertiti automaticamente nella nuova moneta ma per le banconote si deve sapere una cosa.
Prendete una banconota : il numero di serie è preceduto da una lettera. E’ molto probabile che sia una U. Normale, è una banconota gestita dalla Banca di Francia.
Ogni Banca centrale gestisce i suoi biglietti e una lettera permette di identificare la nazionalità.
In caso di crollo della Zona euro, queste banconote saranno convertite nelle diverse monete nazionali … Le U in nuovi franchi, dunque.
Se avete una banconota Y, sbarazzatevene : è una banconota greca. Per contro, collezionate le X, sono futuri marchi tedeschi.

Philippe Herlin
economista e ricercatore finanziario,
docente presso il Cnam, Conservatoire national des arts et métiers di Parigi