A quando una difesa palese contro gli attacchi leghisti alla nostra Giustizia?


INTERROGAZIONE PARLAMENTARE

Sul Mattino della Domenica del 2 settembre 2012 (pag.1 e 2), abbiamo preso nota ancora una volta dell’articolo, ripreso in allegato alla presente, laddove per l’ennesima volta, l’organo del partito della Lega, quello di maggioranza relativa in Governo, muove accuse gravi alla nostra Giustizia e Magistratura, in particolare, ma non solo, attaccando e denigrando ancora una volta il PG Noseda, a cui si aggiunge ora l’altrettanto stimato, e non solo in Ticino, Pretore Trezzini. Orbene, il Consigliere di Stato leghista, Norman Gobbi, a capo del Dipartimento, che oltre alla Polizia, ha la responsabilità della Giustizia, continua a fingere di non sapere o di non essere corresponsabile di quanto l’organo del suo partito scrive e afferma a ripetizione, per non dire logorroicamente, in modo intimidatorio verso operatori della nostra giustizia.

Nell’articolo menzionato, oltre a dimostrare una evidente ignoranza o palese faziosità nel voler confondere procedure civili e penali, benché Bignasca sia stato assistito da un noto legale, si afferma che il PG Noseda e il Pretore Trezzini vorrebbero imbavagliare il Mattino e che essi sono dei burattini in mano ad un burattinaio (indicato nella persona dell’Avv. Prof. Paolo Bernasconi). Ma l’accusa di “complicità” tra “il burattinaio” e l’intera magistratura si estende anche a tutta la “partitocrazia” o “partitume”, omettendo evidentemente che la stessa Lega è un partito, benché si faccia ancora passare per “movimento”. Quindi la magistratura sarebbe politicizzata e i magistrati sarebbero dei burattini che operano con metodi fascisti.

Ciò premesso, si chiede al Governo:

1. Se ritiene di condannare politicamente, segnatamente per i toni utilizzati che travalicano la mera critica, questa ulteriore ingiuria al PG Noseda, al Pretore Trezzini e alla Magistratura tutta.

2. Quanti sono i magistrati nominati in quota leghista negli ultimi 20 anni, in quale ordine e rango della magistratura e quanti sono quelli attualmente in carica.

3. Se ritiene che i nostri giudici e magistrati siano dei burattini in mano ad un burattinaio e se, nell’affermativa, anche i magistrati in quota leghista, voluti strenuamente dalla Lega, siano anch’essi dei burattini e in tal caso in mano a chi o se essi a differenza degli altri non siano “politicizzati”.

4. Se ritiene sia vero, come sostiene l’articolo, che la nostra magistratura opera secondo metodi fascisti e cosa ne pensa il Governo, rispettivamente e in particolare il Consigliere di Stato Norman Gobbi al proposito.

5. Se, per delirio d’ipotesi questo Governo rispondesse affermativamente alle domande 3 e 4, non riterrebbe questo Governo, e in particolare il suo Ministro della Giustizia Norman Gobbi, di dover aprire subito un’inchiesta? E se la magistratura fosse ritenuta ancora eccessivamente politicizzata, non ritiene il caso questo Governo, e in particolare il Ministro della Giustizia Norman Gobbi, di proporre al più presto la sua riforma (certamente innovativa, democratica e garante dell’indipendenza) circa le modalità di nomina dei giudici e magistrati?

6. Se il Governo e il suo Ministro di Giustizia non ritengano piuttosto che censurabile sia il metodo adottato dal Mattino il quale, mettendo alla gogna e alla berlina chi manifesta opinioni dissenzienti o semplicemente diverse dalla Lega o ancora, applicando la legge e il diritto, condannano il Mattino o Giuliano Bignasca, dimostrano di voler mettere a tacere chi non si uniforma alle idee del “regime” di Bignasca.

7. Se non ritiene il Governo che, il Mattino e Giuliano Bignasca in particolare, diffondendo in modo sistematico messaggi di discredito dei nostri operatori della Giustizia e manifestando apertamente di non voler rispettare delle sentenze di condanna, non si arrischia di indurre la cittadinanza a credere che si possa non più rispettare lo Stato di diritto, le leggi e le sentenze.

8. Quali iniziative intende finalmente adottare per impedire il ripetersi di queste continue ingiurie contro la Magistratura da parte del settimanale che conduce le campagne elettorali per le elezioni dei rappresentanti della Lega dei ticinesi nei vari consessi legislativi ed esecutivi federali, cantonali e comunali.

Matteo Quadranti