Sarebbero due anziani coniugi ticinesi i passatori del traffico d’armi e droga dai valichi di confine di Brogeda e Gaggiolo.
Un traffico che portava in Italia – destinazione il clan della famiglia di Felice Ferrazzo di Mesoraca (Crotone) – droga e grandi quantità di armi e munizioni
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Il commercio illegale è terminato ieri mattina quando i carabinieri del reparto operativo di Varese, in collaborazione con la polizia svizzera hanno eseguito otto ordinanze di custodia cautelare (di cui quattro in carcere e quattro agli arresti domiciliari) emesse nei confronti di altrettante persone, scrive il portale d’informazione Infoinsubria.com : “Per eludere i controlli di polizia e doganali, le armi e la droga venivano introdotti sul territorio italiano a bordo di automobili guidate da una coppia di anziani coniugi svizzeri.
Sulla sorte dei due, però, i Carabinieri non forniscono alcuna dichiarazione.

Diversi gli episodi criminosi documentati nel corso delle indagini, partite nel 2009, rese particolarmente difficoltose dal linguaggio criptico utilizzato dagli indagati.
Infatti, nel corso delle attività, è emerso costantemente il riferimento alla compravendita di “motorini” e “marmitte” per quanto concerneva le armi, mentre in materia di stupefacenti l’argomento veniva camuffato parlando di “litri d’olio” o di “donne”.

Fra gli oggetti ritrovati durante tutto l’arco delle operazioni spicca un vero e proprio arsenale a disposizione dei malviventi: pistole, fucili, baionette, revolver, mitragliatrici.”